Il cibo può essere un alleato del pianeta, a sostenerlo il Wwf che dedica al tema “Food, Water,
L’obiettivo è avviare un processo di cambiamento che conduca a modelli alimentari a basso impatto ambientale.
«La missione del WWF è realizzare un futuro in cui le persone e la natura possano vivere in armonia: questo non può prescindere dal riconsiderare la qualità e quantità di cibo che mangiamo e dove e come questo venga prodotto» spiega Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del Wwf Italia.
Sono 10mila le specie “mangiate” finora dall’uomo, 130mila kmq di foreste persi ogni anno, 100mila composti chimici immessi in natura dall’uomo. Queste le cifre del nostro “peso” a tavola sulla natura:
-circa il 50% delle specie animali selvatiche minacciate o in declino sono dipendenti in varia misura dagli ambienti agricoli
– 3 colture – riso, mais and grano – forniscono il 60% delle calorie e proteine vegetali
– il 12% della popolazione mondiale vive quasi esclusivamente dei prodotti provenienti dai Ruminanti
– il 20% delle razze zootecniche è a rischio estinzione (solo in Italia delle 30 razze di bovini, 8 sono in via di estinzione con meno di 350 capi ciascuna)
– il 26% della superficie terrestre Š occupata dai pascoli
– il 33% della produzione agricola è utilizzato per la produzione di mangimi
– 13 milioni di ettari di foresta sono stati convertiti ogni anno nell’ultimo decennio ad altri usi o perduti
– il settore zootecnico è il più grande utilizzatore di suolo del mondo
– il 25% della superficie agricola mondiale è degradata
-90 i kg di carne che mangia ogni italiano in un anno.