Eventi in programmazione per il Festival
LE MOSTRE DEL FESTIVAL AL MUSEO PIERMARIA ROSSI
sabato e domenica

De profundis
Fotografie di MANUELA MARASI
ed io fermo colà rimasi, finché sopraggiunse
mia madre, e il negro sangue fumante bevette; ed allora
mi riconobbe; e, piangendo, mi volse l’alata parola:
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«Come sei giunto, o figlio, tra questa caligine buia,
vivo tuttora? È ben arduo, pei vivi, veder questi luoghi:
ché per lo mezzo vi sono gran fiumi ed immani canali:
l’Ocèano, innanzi tutto, che facil non è traversarlo,
chi debba muovere a piedi, chi solido legno non abbia.
E come Ulisse, discesi nell’Ade accompagnata dalle mie sole visioni, alla ricerca di quell’anima che mi crebbe.
Volevo un incontro, un abbraccio e risposte.
La vidi venire a me come ombra tra tante ombre e mi parlò come nei miei momentI più oscuri.
Riconobbi la voce ma non le sue mani, affusolate e delicate com’erano in forma di carne e sangue.
Solo ombra e voce.
Ma era Lei, mia Madre.
Svanì così come comparve.
Risalii tra i vivi, con sabbia tra le dita.
Manuela Marasi







#3016
Fotografie di Elisa Bianchi Testoni, Marco Brioni e Umberto Righi
Collettivo Order#10362
Nato nel 2019 dalla passione per la fotografia di Elisa Bianchi Testoni, Marco Brioni e Umberto Righi, si pone come obiettivo lo studio del delicato equilibrio tra uomo e territorio, concentrando inizialmente la propria ricerca sull’antropizzazione dei territori golenali del Po.
Nel corso del 2021 ha realizzato il progetto “3016” una ricerca sui luoghi devastati dal terremoto del centro Italia del 2016. Nel dicembre 2021 ha organizzato l’iniziativa benefica-fotografia “Non c’è limite al limite” in favore di Casa del Sole Onlus, coinvolgendo oltre trenta importanti autori.
www.order10362.com
Il progetto #3016 nasce nel 2020 durante un workshop con Giovanni Marrozzini e viene realizzato nel 2021 nelle zone investite dal terremoto dell’agosto 2016, con particolare attenzione ai comuni di Accumoli e Arquata del Tronto, Visso, Ussita e relative frazioni. Il progetto è diventato anche un libro, curato da Paola Fiorini






Il Po: Passato, Presente e Futuro
Mostra di fotografia contemporanea
Esito del laboratorio scuola secondaria ISTITUTO COMPRENSIVO DI GUALTIERI
Sul fiume Po abbiamo moltissimi lavori fotografici entrati nella storia della fotografia e tantissimi sono gli autori che vi hanno lavorato, più o meno famosi.
Fare un lavoro sul fiume nel 2023 non era facile, nell’era dei social e dell’intelligenza artificiale fare buone fotografie non è cosi scontato ma la fotografia contemporanea ci è venuta in soccorso. Abbiamo prodotto e manipolato vecchie immagini d’archivio reinterpretando il passato, siamo usciti in golena per fotografare il presente con una macchina fotografica al collo, stampate le nostre immagini siamo stati nel futuro con la nostra fantasia ipotizzando cosa potrebbe accadere e, in alcuni casi non siamo andati lontani dal reale, viste le inondazioni di questi giorni nella nostra regione. Tutto questo viaggio nel tempo è stato fatto mescolando tecniche manuali come il collage ai file digitali e alle fotografie d’archivio. Una mostra ecologica che vede la produzione di immagini con materiali di recupero.
Abbiamo prodotto il nuovo sfruttando ciò che era esistente, un po’ come Joachin Schmid che dice “Nessuna nuova fotografia finché le vecchie non siano state utilizzate!”.





SABATO 8 LUGLIO
09.30

APERTURA FESTIVAL
Presentazione del Progetto “TRANSITARE PAESAGGI CULTURALI:
Dal Guado del Po al Passo della Cisa, rigenerazione dei borghi di Calendasco e Berceto lungo la Via Francigena in Emilia Romagna”
Il Coscienza Festival per il biennio 2023 /2024 è è partner in questo progetto del quale è il primo evento culturale.
- Saluti da parte dei 2 sindaci Luigi Lucchi (Berceto) e Filippo Zangrandi (Calendasco)
- Presentazione degli 11 Interventi e della filosofia del Progetto TRANSITARE
- Illustrazione del Patto della sostenibilità sottoscritto da tutti i partner
11.00

PASSEGGIATA YOGICA
con SARA MANFERDINI
In Occidente lo Yoga è spesso conosciuto solo per le classiche posizioni –asana- ma in realtà questa filosofia millenaria abbraccia ogni ambito dell’esistenza e può fornire un aiuto concreto a chi “vuole andare oltre” , vivere meglio e tentare di rispondere a interrogativi profondi.
Una passeggiata a tappe per chiacchierare, praticare e conoscere meglio i vari aspetti dello Yoga: i principi etico-morali, la meditazione, il rilassamento, le posizioni, la respirazione, lo stile di vita e la visione socio-economica… e magari portare a casa qualche seme di cambiamento!
Sara Manferdini (Sarita)
Socia dell’associazione per il Neo Umanesimo APNU odv, insegnante di Yoga adulti e bambini, naturopata.
Allieva di Didi Ananda Paramita, pratica yoga e meditazione, insegna e vorrebbe provare a fare conoscere meglio il meraviglioso mondo dello Yoga che ha riempito di significato ogni ambito della sua vita.”
Ritrovo ore 10.45 davanti al Museo Pier Maria Rossi
Partenza davanti al Duomo di Berceto e breve passeggiata a tappe con destinazione Parco del Seminario
Come: vestiti comodi, portare un telo o un tappetino yoga. Prenotazioni al 3383390771 – 393 6710042 Partecipazione gratuita offerta dal Coscienza Festival a sostegno dei progetti di solidarietà APNU in India.
11.15


Incontro moderato da
MARIANGELA GUANDALINI
SARA GAMBAZZA
CI SONO MANI CHE ODORANO DI BUONO
Sara Gambazza è nata a Parma e vive a Noceto, nella campagna parmense, con il marito, tre figli e quattro cani. Ci sono mani che odorano di buono è un romanzo nato ripensando con tenerezza e nostalgia a un importante periodo della sua vita.
“Ci sono mani che odorano di buono”, esordio di Sara Gambazza, è un romanzo di ultimi, di vite ai margini, creature disperate e stanche, a cui è rimasto poco in cui credere, e a cui la vita offre la possibilità di bucare la solitudine e far entrare la luce dalle crepe, di riscoprire la bellezza di un grazie, di un abbraccio sincero: ci si affeziona all’idea di prendersi cura degli altri, e alla bontà, quando la si incontra…
Ci sono mani che odorano di buono (Longanesi) è una storia di porte che si aprono e accolgono, di sguardi abituati a stare bassi che infine si alzano e sono luce che scalda, di calore stropicciato e odore di casa, di quelle domeniche di bucato che fanno stare bene, di braccia che mettono al sicuro, e di profumi che sciolgono il ghiaccio di vite solitarie.
15.30

OLTRE LO SGUARDO
Laboratorio creativo di disegno ispirato
a cura di Chiara Benassi – (Casa della Gioventù – per adulti)
Oltre lo sguardo esiste il “sentire”.
Oltre il sottile velo dell’apparenza esiste il mondo profondo delle nostre emozioni e della nostra Anima e ad esso possiamo accedere sviluppando la nostra sensibilità e le nostre percezioni.È un connettersi energeticamente alla rete che tutti ci unisce e cogliere ciò che l’altro ci vuole dire, ciò che ha emotivamente vissuto, ciò che lo muove nel mondo e perché.Questo laboratorio consente di mettersi alla prova sperimentando la propria capacità di “andare oltre” e di trasferire su carta, attraverso i colori, ciò che la profondità dell’Altro ci racconta.
Lavoreremo a coppie.
Inizieremo con una meditazione che ci connetterà con la forza e l’energia dei colori per poi chiedere aiuto e collaborazione alle nostre guide alleate.Successivamente, attraverso una semplice stretta delle mani dell’altro, ci metteremo in ascolto e creeremo un disegno “ispirato” frutto dell’unione di un semplice istinto creativo e del nostro sentire profondo.
Questo disegno parlerà dell’Altro e dell’Energia che lo muove nel mondo.
Successivamente termineremo con l’interpretazione del disegno creato perché ciò permette di andare oltre i nostri confini e di spingerci con delicatezza nel mondo altrui attraverso l’uso della nostra sensibilità.
Prenotazioni al 347 7225555
Svolgimento laboratorio:
– Cerchio di presentazione
– Meditazione guidata
– Formazione delle coppie
– Breve ascolto dell’altro tenendosi le mani
– Creazione del “disegno ispirato”
– Interpretazione del disegno
– Cerchio di condivisione e chiusura
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Benassi Chiara nasce a Parma dove ha sempre vissuto. Ha ereditato il suo amore per il disegno e la pittura dal nonno materno. Ha frequentato l’Istituto d’arte della sua città diplomandosi Maestra d’Arte e grafica pubblicitaria.
Disegnatrice e ritrattista scopre la possibilità di unire le doti artistiche a quelle sensitive attraverso il disegno ispirato che utilizza per gli altri come strumento d’aiuto in percorsi di consapevolezza personale.
16.00


FIABE ANIMATE NEL GIARDINO
Lele Esplorator Cortese, cantastorie amante della natura arriva con il suo impermeabile, il telo da stendere a terra e uno zainetto antipioggia pieno di storie!
Annusando il profumo dell’erba verde e delle prime fioriture si corica a osservare il cielo azzurro, le nuvole, gli uccellini e ci racconta chi ha incontrato nella sua ultima passeggiata nel bosco.
perI bambini dai 2 ai 99 anni
PARCO TATANKA YOTANKA
16.00

VALENTINO STRASER e GIANNI BAGA
“IL RITORNO” dalla materia all’essenza
Dalla Materia all’Essenza di Gianni Baga raccontato magistralmente da Valentino Straser.
Il libro tratto da una storia vera,arricchita e romanzata dall’autore, racconta una vicenda in bilico tra sogno e realtà,che mette in contrapposizione, i momenti drammatici della vita al grigiore della quotidianità. Al centro dell’opera, il dramma vissuto da Gianni Baga nel 1987, un coma superato poi positivamente, provocato a seguito di un terribile incidente stradale sul lavoro, un’esperienza in grado di aprire un significativo spiraglio ai mondi paralleli dell’aldilà.
Il significato di questo libro, nasce Innanzitutto dalla curiosità e dal desiderio di raccontare un’esperienza unica nel suo genere. Si tratta di un viaggio fra le pieghe della mente, i colori, i sapori e le atmosfere della nostra terra.
Il racconto restituisce al lettore un’esperienza che apre uno squarcio su quanto “sta oltre”, una demarcazione fra sogno e realtà.
Nel libro compaiono riferimenti a Solignano e dintorni, Parte della vita del personaggio del libro è scivolata in questa valle. Per dare forza a questo concetto ho intrecciato narrativa, cronaca e folklore, per dare spazio all’esperienza pre-morte di Gianni Baga, con una novità l’alternarsi della prima con la terza persona.
La narrazione in prima persona permette di immedesimarsi in ciò che vede e ciò che sente il personaggio, mentre la terza persona offre un punto di vista esterno; una tecnica che bene si adatta al racconto di Gianni Baga, vissuta fra il quotidiano e il distacco dal corpo.
Questo racconto va al di là del riferimento storico, girovagando nei cieli della fantasia, trasmettendo riflessioni, emozioni e stati particolari dall’animo umano.
Un racconto di vita vissuta oltre la vita, da leggere tutto in un fiato.


VALENTINO STRASER
Valentino Straser, nato a Parma nel 1958, insegnante di Scienze, ha svolto ricerca scientifica con International Earthquake Prediction Center (Usa) e attualmente è professore all’Università di Makeni (Sierra Leone). Ha presentato le sue ricerche nelle più importanti conferenze internazionali e pubblicato oltre 160 paper su riviste scientifiche internazionali. Ha ricevuto premi e riconoscimenti in India e recentemente gli è stato assegnato il premio “Award best paper” in Marocco nella conferenza MedGU 2022 per uno studio sui terremoti. Giornalista e scrittore, ha pubblicato libri sulle tradizioni e la storia locale del Parmense.
GIANNI BAGA
Gianni Baga – Presidente ANMIL /APS ETS – Sede Territoriale di Parma – Consigliere Nazionale E Membro CDR
18.15

Incontro moderato da
MARIANGELA GUANDALINI
MATTEO MELCHIORRE
LA FORZA IRRESISTIBILE DEL PASSATO
Nelle vicende collettive o individuali si danno talune congiunture le quali producono, nel passato prossimo, delle improvvise e abissali cesure. Ebbene: per effetto di queste cesure, il passato prossimo sprofonda ipso facto nel passato remoto. Diventa qualcosa di completamente altro, e a tal punto che anche le manifestazioni del passato prossimo che perdurano nel presente, siano oggetti, luoghi o ricordi, ammutoliscono e ci divengono estranei. Qualcosa si rompe. Subentra un’estinzione. Ecco. Questo è il tracollo del passato: un repentino sprofondamento del passato prossimo nel passato remoto.
IL DUCA
Discendente da una famiglia nobile, il protagonista del romanzo di Matteo Melchiorre, Il duca, pubblicato da Einaudi, si è ritirato a vivere nella tenuta dei suoi avi a Vallorgana, un paese di mezza montagna. Di punto in bianco scoppia nei suoi confronti l’ostilità di Mario Fastréda, un possidente locale che ha un’ottantina di anni. Fastréda fa tagliare una gran quantità di alberi dalle terre del Duca, come viene chiamato il suo rivale dal popolo, e di provocazione in provocazione manda persino un suo lavorante a dar fuoco di notte alla villa in cui lui vive. La situazione è resa ancora più complicata dalla presenza a Vallorgana di Maria, nipote di Fastréda per la quale l’io narrante prova una grande attrazione. La storia di un insanabile contrasto che ha radici nel passato è al centro di un libro che s’interroga sulle responsabilità storiche e individuali e sceglie di analizzare un microcosmo all’interno del quale si riproducono le dinamiche del mondo più vasto in cui siamo immersi.
Matteo Melchiorre è nato nel 1981. Dopo essere stato ricercatore presso l’Università degli Studi di Udine, l’Università Ca’ Foscari e lo Iuav di Venezia, è direttore dal 2018 della Biblioteca del Museo e dell’Archivio Storico di Castelfranco Veneto. Si occupa di storia economica e sociale del medioevo e della prima età moderna, e di storia della montagna e dei boschi. Autore di numerosi saggi storici, tra gli altri libri ha pubblicato: Requiem per un albero. Resoconto dal Nord Est (Spartaco 2004), La banda della superstrada Fenadora-Anzú (con vaneggiamenti sovversivi) (Laterza 2011), La via di Schenèr. Un’esplorazione storica nelle Alpi (Marsilio 2016, Premio Mario Rigoni Stern 2017 e Premio Cortina 2017) e Storia di alberi e della loro terra (Marsilio 2017). Per Einaudi ha pubblicato Il Duca (2022).
21.15

Incontro presentato da
MARIANGELA GUANDALINI
IL VIOLINO DEL MARE
Progetto culturale e musicale METAMORFOSI
con Arnoldo Mosca Mondadori
Il “Violino del Mare” nasce dall’idea di trasformare il legno su cui hanno viaggiato persone migranti, molte delle quali non sono riuscite neppure a concludere il loro viaggio, in uno strumento di speranza che possa comunicare attraverso la musica una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione.
Un violino che sia testimone del dolore e nello stesso tempo possa generare, attraverso l’arte e la bellezza, una cultura che si opponga a quella dell’indifferenza.
Il violino è stato costruito nel Laboratorio di Liuteria e Falegnameria nel carcere di Opera, uno dei primi progetti della Fondazione.
A realizzare il violino è stato il maestro liutaio Enrico Allorto, insieme alle persone detenute assunte nel laboratorio dalla Cooperativa Casa dello Spirito e delle Arti, che lavora in stretta sinergia con la Fondazione.
Dunque tutto è possibile, o quasi. La rigenerazione, il riscatto, la rinascita da una colpa, il recupero di uno stato di grazia, la redenzione, in definitiva, a portata di uomo. Siamo dalle parti di cose alte e bellissime, non solo difficili da spiegare, ma che si ha timore di sommergere di simboli e metafore rovinandole quando invece vanno sentite come sorpresa, poesia, preghiera. Perché tutto poi è abbastanza semplice, come può essere lo sciabordio del mare e la musica di un violino.
Per cui, come premessa, occorre dire che sono necessarie persone di buona volontà, una di queste è Arnoldo Mosca Mondadori, imprenditore di ardenti iniziative, che con altri amici e collaboratori “amati da Dio” e raccolti nella Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano si sono concentrati o meglio bi-locati sulle spiagge di Lampedusa, ingombre dei rottami dei barconi, e nel carcere di Opera, altro luogo di pena, ma anche del suo contrario – vedi, per dire i guizzi e i rovesciamenti dell’imprevedibile, la piccola fabbrica nella quale le stesse mani che hanno versato sangue confezionano dietro le sbarre le ostie destinate a farsi, per chi ci crede, sostanza dell’Assoluto, fonte di misericordia, pane di pace e di gioia. Sempre in quel carcere è stato impiantato un laboratorio di liuteria e falegnameria. Con la collaborazione di celebri maestri di Cremona, da dieci anni si producono violini di pregio, alcuni dei quali finiscono ai ragazzi non abbienti e ai giovani rom del conservatorio di Milano. La novità, ma soprattutto l’emozione è che perfezionando l’esempio della gran croce itinerante e dei presepi, pure costruiti l’anno scorso con le assi dei barconi che hanno fatto naufragio a Lampedusa, i laboratori hanno ridato vita a quei legni e realizzato un violino: il Violino del Mare, un oggetto o meglio una creatura che tiene insieme e mette in comunicazione orizzonti, opere e atmosfere apparentemente lontanissime, il suono struggente delle onde e quello delle note, il lavoro ben fatto e la sapienza della tecnica, la speranza e la paura della traversata, la salsedine e la vernice scrostata, la morte e la vita che si rigenera, appunto, attingendo a qualcosa che sta fuori e dentro di essa.
Se ne vede nella foto qui sopra una porzione di umile e consumata magnificenza. Ma soprattutto suona benissimo. Presto, a febbraio, sarà donato a papa Francesco. Nicola Piovani ha composto in suo onore una breve melodia. Nella catena di eventi che hanno portato a compimento l’idea, si misura la meraviglia del possibile. Nella trasfigurazione del legno attraverso vapore e fuoco, così come nel destino di quello strumento si arriva a scorgere per un attimo la memoria della speranza e il presente della salvezza in un’unica benedizione.
Sul Venerdì del 21 gennaio 2022


22.30

AlexEli DUO
PAESAGGI SONORI
PIAZZA BARBUTI
In collaborazione con Birreria Francigena
Elisa & Alex sono due musicisti che hanno messo la musica, i valori, l’amore, la condivisione, la ricerca, la meraviglia, l’emozione, la fantasia al primo posto nella loro vita . L’arte è sempre stata oratrice attraverso il suono, la pittura, il movimento, il teatro, di ciò che accadeva nei periodi storici di cui faceva parte. Il duo di musicisti si interessa di essere portavoce, in questo periodo storico complesso, di ideali e pensieri, creando collaborazioni artistiche e un circolo virtuoso di discussione congiunto a le più belle emozioni.
Un vero e proprio laboratorio di idee, che include musicalmente parlando, un attività a 360 gradi che va dall’arrangiamento di brani di differente etnia musicale alla composizione, miscelando gli elementi acquisiti nelle varie esperienze artistiche e umane alle quali i due artisti prestano particolare attenzione.
Il duo è formato da voce, chitarra, fisarmonica e tastiera.
Il duo lavora principalmente in Italia, Svizzera e Germania in vari contesti culturali e di intrattenimento.
00.00

NOTTE NEL BOSCO
Racconti e musica tra gli alberi
L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI
PIANO DI BILU’
Musica: Egildo Simeone, Livio Bernardini
Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest’uomo stava compiendo una grande azione, un’impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta “come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione”
—————–
Ritrovo al Parcheggio del mercato alle ore 23.30 per dirigersi sul luogo dell’evento.
Chi ha disponibilità del mezzo è pregato di essere auto-munito e offrire passaggio.
Beppe Mecconi
Voce recitante
Pittore, suoi dipinti sono presenti in varie collezioni private e pubbliche. Illustratore e scrittore, sue fiabe sono pubblicate in Brasile, Francia, Messico e Polonia. Regista teatrale e televisivo. Ha collaborato con Attilio Bertolucci, Emanuele Luzzati, Mario Soldati… Allestisce reading e recital poetico/musicali.
Egildo Simeone
Chitarra, percussioni, voce
Accademia di Belle Arti, professore di Educazione artistica. Dipinge icone, alcune nel lebbrosario di Mumbay, maestro di yoga, musicista da sempre.
Livio Bernardini
Fisarmonica, voce
Insieme a Egildo Simeone ha allestito decine di concerti e realizzato colonne sonore per lungometraggi e documentari premiati in festival nazionali e internazionali.
DOMENICA 9 LUGLIO
10.30

Pittura intuitiva & Campane Tibetane
Colore e Suono sono linguaggi che dialogano in modo sinergico fra di loro.
Entrambi ci permettono di andare oltre la percezione ordinaria per accedere alle nostre emozioni utilizzando i canali sensoriali, l’intuizione, il sentire interiore; un modo diretto e senza filtri per entrare in contatto con esse ed esprimerle nella loro complessità, osservandone luci e ombre.
Nel laboratorio potrai sperimentare come il suono in un ascolto meditativo muove le tue corde interiori portandoti a contatto con il tuo sentire.
In un secondo momento, mantenendo lo stato meditativo, incontrerai i tuoi colori attraverso i quali potrai dare forma, espressione e matericità in modo intuitivo a tutto ciò che avrai percepito e osservato.
I colori che sceglierai parlano di chi sei, cosa stai vivendo, com’è il tuo stato psico fisico
L’effetto è uno stato di piacevole benessere e un contatto profondo con se stessi da cui attingere messaggi, intuizioni, risposte o nuove domande.
Il Laboratorio seguirà uno svolgimento in armonia con il gruppo e gli intenti che emergeranno nella fase introduttiva scanditi da alcuni passaggi:
Introduzione e definizione dell’intento
Centratura
Meditazione sonora guidata
Attività espressiva con il colore
Restituzione e condivisione dell’esperienza fatta
Non servono abilità artistiche, solo apertura e disponibilità ad accogliere ciò che la tua intuizione ti guiderà a scegliere e che meglio risuona con te.
Durata laboratorio h.1,30 ca
Ritrovo ore 10.15 davanti al Museo Pier Maria Rossi
prenotazioni 340 9945603 – 335 291993
dettagli sul sito festivalcoscienza.org


Organizzazione Eventi Olistici. Socia Fondatrice e Presidente Ass. Le Monadi. ( English.Swedish.Français )


Daniela Vecchi
Architetto, Arteterapeuta, Facilitatrice certificata metodo SoulCollage®
LA TERRA CREATIVA è il progetto ed il luogo attraverso il quale realizzo i percorsi e i laboratori espressivi artistici per coloro che desiderano conoscere e praticare la via della Creatività come strumento di crescita personale.
10.15


Incontro moderato da
MARIANGELA GUANDALINI
ADOLFO CERETTI e PADRE GUIDO BERTAGNA
PER UNA GIUSTIZIA RIPARATIVA
Come possiamo definire e come spiegare cosa sia la Giustizia riparativa?
È un “contenitore privilegiato per accogliere il disordine”, cioè a dire l’insieme dei sentimenti, delle emozioni e delle passioni che le persone incontrano, esperiscono o, meglio, sentono quando si trovano gettate dentro a un conflitto che ha generato nel loro corpo e nella loro mente effrazioni e resti distruttivi. I conflitti di cui ci si occupa sono quelli in cui le persone coinvolte, a causa di un’offesa inferta o subita che rileva anche sul piano del diritto penale (una violenza morale o fisica, una violenza sessuale, una grave umiliazione), vivono un’esperienza esistenziale cruciale che le pone – pur se con percezioni differenti – in uno stato di profonda prostrazione e tumulto emotivo, che altera i confini dei loro sé. Muovendo da queste basi, i programmi di Giustizia Riparativa possono realmente rappresentare, in tutte le loro coniugazioni, un’opportunità di espressione, poi di comunicazione e, infine, di trasformazione di quel caos psico-emozionale che alberga abitualmente nei corpi delle vittime e dei perpetratori, e che inizia a essere vicendevolmente proiettato dal volto dell’uno verso quello dell’altro non appena accade un fatto criminoso. Questo significa che chi accoglie e ascolta i partecipanti è chiamato a ospitare anche il loro mondo razionale, i loro pensieri, le loro credenze, le loro valutazioni, le loro visioni del mondo e, appunto, i loro valori – anche se sono distanti dai suoi. Reato non è inteso semplicemente come un’offesa a un bene protetto dalle norme, ma la rottura di una relazione e una profonda ferità, individuale e collettiva.
Padre Guido Bertagna si laurea nel 1986 in Lettere Moderne ad indirizzo Artistico presso l’università di Torino e subito dopo entra nella Compagnia di Gesù. Successivamente compie studi di Filosofia e di Teologia a Padova, Napoli e Roma. E’ ordinato sacerdote nel 1996. Nel 1997 completa gli studi di teologia a Roma, Pontificia Università Lateranense, con una tesi su Marc Chagall. Arriva a Milano nel 1997, come collaboratore dell’attività pastorale e del Centro Culturale San Fedele. Si inserisce nel dialogo con il mondo della cultura, dell’arte, dell’impegno sociale, della ricerca e dell’esperienza religiosa.
dalle 11.00


AIDE
azione di teatro urbano
progetto e regia Andreina Garellacon Leyla Akgul, Pia Bizzi, Valentina Brinza, Mariama Diakhate, Polina Grusca, Eugenia Michel, Teresa Portesani, Patrizia Sivieri.
Il teatro si muove, esce dai luoghi tradizionali e incontra casualmente le persone.
Sarà un piccolo gruppo di donne di tutto il mondo, migranti, vecchie e nuove cittadine, moderne Aide, ad avvicinarsi e a sedersi vicino alle persone e a parlare con loro, per comprendere insieme una società sempre più plurale, cosmopolita e in rapida transizione. Per ricordare che le popolazioni umane migrano da milioni di anni, per necessità e per scelta. La migrazione non è soltanto un viaggio ma è anche un accrescimento sociale, e può diventare occasione di nuove esperienze e relazioni per imparare l’arte del vivere assieme.
Festina Lente Teatro e Vagamonde quest’anno compiono 20 anni di lavoro insieme. Abbiamo sperimentato attraverso il teatro le straordinarie possibilità di relazione, espressione e riflessione offerte dalla pratica teatrale che permette a donne e uomini di parlarsi e ascoltarsi, convogliando in progetti comuni diverse culture, esperienze e aspettative. Un teatro che cerca la comunità e sperimenta l’incontro



11.45

TLON
MAURA GANCITANO e ANDREA COLAMEDICI
MA CHI ME LO FA FARE?
Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo
Mai come oggi, la sensazione è che questo lavoro non basti. Mai come oggi, in un mondo post-pandemico che continua a cantare le magnifiche sorti del neoliberismo, lavorare è sembrato altrettanto privo di senso. Una domanda spettrale, allora, ha cominciato ad aggirarsi fra noi: ma chi me lo fa fare? Chi me lo fa fare di continuare a credere che il lavoro dei sogni arriverà e non mi sembrerà nemmeno più di lavorare? Chi me lo fa fare di continuare a pensare che se mi impegno, prima o poi ce la farò? Chi me lo fa fare di ritenere che non esista un’alternativa?
Attraverso esplorazioni storiche e accurate ricognizioni del presente, Maura Gancitano e Andrea Colamedici ci spingono a riflettere sulle origini e gli sviluppi di un concetto, quello di lavoro, sfaccettato e controverso, mettendone in luce i legami con ciò che abbiamo di più sacro, come la religione o la moralità. Ma ci invitano anche aribaltare la prospettiva sulle retoriche del privilegio o del merito. E soprattutto ci spingono a immaginare: una soluzione, un mondo in cui sia possibile cambiare.
Ma chi me lo fa fare? diventa allora un atto d’amore verso la nostra finitezza e umanità, verso la nostra stanchezza e la nostra voglia di resistere. Una coraggiosa presa di coscienza per capire finalmente che il lavoro – per quello che oggi l’abbiamo fatto diventare – è una trappola, una a cui dobbiamo a tutti i costi sottrarci.

Ciao, siamo Maura e Andrea, filosofi e scrittori,
fondatori di Tlon, un progetto di divulgazione culturale che si manifesta attraverso una factory culturale, una casa editrice, due librerie e un’attività di divulgazione, mescolando cultura alta e bassa, analizzando bisogni e significati del nostro tempo e mettendo in connessione l’ambiente accademico con il mondo pop.
Sui social abbiamo creato una community ampia e attiva, attenta alle tematiche culturali e sociali.
Il nostro ultimo libro è Ma chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo (HarperCollins2023).
Abbiamo scritto insieme diversi libri, tra cui Il gioco del pensiero (Zanichelli 2022) La Società della performance (2018) Liberati della brava bambina (HarperCollins 2019), Prendila con filosofia ( HarperCollins 2021) e L’Alba dei nuovi déi (Mondadori 2021). Maura è anche autrice di Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza, vincitore del premio Rapallo 2022.
Abbiamo una rubrica fissa – Prendila con filosofia – su Vanity Fair.
Siamo le voci e gli autori di diversi podcast, in particolare Tlon – Il podcast, disponibile su tutte le piattaforme, Meno per meno, con Niccolò Fabi, Pensare Europeo, con il Parlamento Europeo, e Scuola di Filosofie e Audible Club per Audible.
Tra gli eventi di cui siamo ideatori, ricordiamo la Festa della Filosofia Triennale Milano e Roma, la maratona online Prendiamola con Filosofia, tenutasi nel 2020, e ilPod – gli Italian Podcast Awards.
Come formatori proponiamo percorsi in particolare su filosofia, diversity & inclusion, educazione di genere, digitale e letteratura.
Andrea insegna Social Media Theory presso l’università IULM Milano .
Insieme insegniamo Comunicazione multimediale presso IED Roma.
Abbiamo tenuto speech per TedXRoma, TedXBarletta, TedXLeverano, TedXGenova.
Collaboriamo o teniamo lectio magistralis in molte Università italiane e all’estero, tra cui Politecnico di Milano, IED Milano, La Cattolica, Bicocca, Columbia University, San Raffaele, Roma Tre, Politecnico di Torino, LUISS, Università di Perugia, Università di Trento, Università di Foggia.
Progettiamo anche percorsi formativi ad hoc in aziende, istituzioni e associazioni.
16.00

Antichi lavatoi
OLTRE LO ZUCCHERO
Dolci sfiziosi e salutari per coccole di dolcezza
Un appuntamento per parlare della pasticceria naturale attraverso la scoperta di ingredienti, combinazioni e ricette all’insegna della creatività, curiosità, consapevolezza, rispetto dell’ambiente e della persona attraverso l’utilizzo di ingredienti biologici per realizzare dolci gustosi e leggeri.
Nella pasticceria naturale non si utilizzano prodotti raffinati o prodotti animali come uova, latte, burro, ovvero proteine animali di cui la nostra dieta è già di solito abbastanza ricca e il cui eccesso può determinare problemi di salute. Naturalmente dolci sugar free, senza zucchero, dolcificati con dolcificanti naturali come malti di cereali, frutta secca o succo di mela.
Un percorso in cui si unisce la teoria alla pratica per la scoperta di ricette alternative ai dolci classici e adatte a tutti i golosi….
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Patrizia Ziveri, agronomo, insegnante e chef di cucina naturale, da oltre trent’anni si occupa di alimentazione naturale e vegana. Attraverso corsi di cucina, lezioni, conferenze e seminari porta la propria esperienza di una cucina legata alla salute e al benessere. Dal 1988 al 1991 gestisce il ristorante macrobiotico Ceres e nel 2014 fonda l’ecogastronomia Mangia la foglia bio.
16.00

IL NOSTRO FUTURO SARA’ DIVERSO
a cura di Monica Benassi
Laboratorio di fotografia creativa ,un elaborazione del presente in un ipotetico oltre .
Monica Benassi
Presidente del circolo la Bottega Photographica di Boretto, gruppo fondato nel 2013.
Nel 2012 si iscrive a Fiaf (Federazione italiana Associazioni Fotografiche) e partecipa attivamente alle attività nazionali proposte e al dipartimento cultura Di Cult Fiaf
Dal 2014 cura laboratori nelle scuole di vario ordine e grado, inserendo gli esiti fotografici nella manifestazione Fotografia Europea Off School di Reggio Emilia e in varie mostre locali e nazionali.
Dal 2005 ha esposto in diversi contesti nazionali ed internzionali.
16.30

Incontro moderato da
MARIANGELA GUANDALINI
PAOLO NORI
A. Achmatova
Una grande potessa russa
Paolo Nori
Paolo Nori (Parma. 1963) laureto in letteratura russa, ha pubblicato romanzi e saggi, tra i quali Bassotuba non c’è (1999), Si chiama Francesca, questo romanzo (2002), Noi la farem vendetta (2006), I malcontenti (2010), I russi sono matti (2019), Che dispiacere (2020) e Sanguina ancora (2021).
Ha tradotto e curato opere, tra gli altri, di Puskin, Gogol’, Lermentov, Turgenev, Tolstoj, Cechov, Dostoevskij, Bulgakov, Chlebnikov, Charms.
18.15

Incontro moderato da
MARIANGELA GUANDALINI
MICHELE SERRA
DENTRO E OLTRE LA SATIRA
Giornalista e scrittore satirico (n. Roma 1954). Iniziò la carriera giornalistica all’Unità come corrispondente politico per il partito e in seguito curò la rubrica quotidiana Che tempo fa?. Autore di satira politica e di costume, nel 1989 fondò e diresse fino al 1994 il settimanale satirico Cuore: settimanale di resistenza umana, che, nato come supplemento dell’Unità, divenne successivamente giornale autonomo. Dal 1996 collabora con la Repubblica, per cui ha anche curato la rubrica quotidiana L’amaca. Tra i suoi scritti: Tutti al mare (1986); Il nuovo che avanza (1989); Canzoni politiche (2000); Tutti i santi giorni (2006); Breviario comico. A perpetua memoria (2008); Gli sdraiati (2013); Ognuno potrebbe (2015). Tra le sue opere successive: nel 2017, la raccolta scelta delle rubriche quotidiane scritte negli ultimi venticinque anni Il grande libro delle amache e la riflessione sul mestiere di scrivere La sinistra e altre parole strane; il saggio breve Sull’acqua (2018); il romanzo Le cose che bruciano (2019); Osso. Anche i cani sognano (2021). S. è inoltre autore di programmi televisivi e di spettacoli teatrali.
19.15

Piazza San Moderanno
FOLK DANCE OF INDIA
UTKARSH DANCE ACADEMY LLP
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIOVANI
Carlo Devoti
Presidente Festival Internazionale dei Giovani
OLTRE LA RETE
Ho voluto scrivere un libro che riporta testimonianze della mia vita, e questo ricordando i contesti storici in cui l’ho vissuta e continuo a viverla, anche al fine di rilevarne gli aspetti positivi e negativi che possano servire alle future generazioni per evitare pericoli ed incamminarsi sulle strade che portano a superarli.
Ho chiamato il libro: “Oltre la rete – Imparare la vita giocando”.
Il gioco (identificato nella rete), per uno come me che lo ha tanto vissuto, mutua il senso della vita e ne propone gli insegnamenti che vanno oltre al proprio tempo, e quindi oltre la rete, oltre il campo, il tempo giocato e lo spazio (apparentemente limitato) in cui si svolge.
“Imparare la vita giocando” rappresenta per me una testimonianza di vita, ed anche un segno di gratitudine per chi mi ha aiutato a viverla in un modo gratificante, e come augurio affinché altri possano goderne coerentemente alle loro aspirazioni.
Avendo giocato a livello internazionale ed in qualità di Ambasciatore dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana, custode e promotrice degli autentici valori olimpici, posso testimoniare che l’incontro con le diversità etniche con cui mi confrontavo è risultato un fatto determinante per convincermi a praticarlo per superare i pregiudizi e arricchirmi del patrimonio culturale che l’altro portava in dote e poteva offrirmi in una reciprocità positiva e aperta al futuro.
Da qui è nata e si è sviluppata l’esperienza del Festival Internazionale dei Giovani che oggi ha sede a Berceto e la cui mission è costituita dal favorire l’incontro fra i giovani e lo scambio fra le culture del mondo con lo scopo di migliorare i rapporti e crescere nel rispetto e nella comprensione reciproca in un clima di amicizia e divertimento.
Il progetto si chiama VIVAS acronimo di “VIvere i VAlori con l’Arte e lo Sport” ed è condiviso da Scuole d’Arte e di Sport, Associazioni Culturali e Università di 40 Nazioni del Mondo.
Per noi andare oltre vuole dire costruire ponti, saltare fili spinati, comprendere le ragioni per le quali gli altri la pensano e agiscono diversamente da noi, convinti che le strade si formano quando gli uomini, molti uomini, percorrono insieme lo stesso cammino.



21.30

BIGLIETTO € 20,00
PREVENDITA AL 3384119524 ROBERTA
FIABAFOBIA
di e con Arianna Porcelli Safonov
“Fobia” vuol dire paura e “Paura” include nella propria radice l’indoeuropeo –patche vuol dire percuotere, abbattere. Potremmo dire che le paure ci abbattono e che veniamo giornalmente percossi dalla fobia. Non è un buon inizio per un monologo comico. La risata però è il linguaggio che serve per entrare dentro ad uno degli argomenti più attuali, impegnativi e meno discussi di questo momento storico: la paura come timone sociale. Siamo passati dal “Non abbiate paura” di Giovanni Paolo II al “Restate a casa” in un batter d’occhio, da “Andrà tutto bene” alla vigile attesa. Sin dai tempi dell’Uomo Nero, ogni anno viene prodotto un nuovo soggetto che dovrà farcela fare sotto. Quando ero piccola si doveva aver paura di Chernobyl, poi c’è stata la Mucca Pazza, l’arsenico nell’acqua, i testimoni di Geova. Poi sono arrivati i musulmani e dopo il 2001 se vedevi un arabo che avesse fatto la sciagurata scelta di comprarsi una cartella Invicta, eri in grado di allontanarti con un record da far piangere Usain Bolt (record mondiale 100 metri ndr). Dopodiché sono arrivati gli immigrati ma ora non se li fila più nessuno perché ci sono il virus, la peste suina e, se non bastasse, una bella guerra. Ma non ci bastano le paurose proposte dai suggeritori mediatici: vogliamo di più! Ed anche grazie al clima di terrore mondiale ci spertichiamo in fobie personalizzate che ci percuotono con mille bastoni: dai serpenti, ai ragni, all’aereo, alle malattie veneree, ai batteri di ogni tipo che potrebbero aggredirci al tavolino del bar, dalla fobia degli uomini e delle donne con cui potremmo riprodurci a quella dell’acqua alta e molto altro di pauroso e di ridicolo che viene giustificato con “Scusa, è che c’ho la fobia!”
Fiaba–fobia è una collana di racconti che indaga sulle fobie che accompagnano la nostra persona, a volte per tutta la vita, a volte più dei parenti. Fiaba–fobia è stata scritta per ridere e per pensare. Sperando che non ci sia nessuno che abbia paura di ridere di pensare.
Arianna Porcelli Safonov è nata a Roma da papà russo e mamma ligure ed è laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo storia del costume. Ha vissuto a New York e a Madrid e ha lavorato per dieci anni nell’organizzazione di eventi internazionali, viaggiando con le produzioni fino al 2010, quando ha deciso di lasciare la sua professione di project manager per dedicarsi full-time alla scrittura.
Da qui le collaborazioni con alcune compagnie di teatro contemporaneo e l’apertura del blog di racconti umoristici Madame Pipì. Nel 2014, rientrata in Italia, ha pubblicato il suo primo libro per Fazi Editore, “Fottuta Campagna”, frutto dell’esperienza vissuta in solitaria sugli Appennini tra Lombardia e Liguria. Dal 2015 è in tour con diversi progetti di satira e critica umoristica al costume sociale italiano: Piaghe, il Rìding Tristocomico, Diritto civile
e altre parolacce, Cibo, vino e altri castighi sociali. Nel 2017 ha pubblicato il libro “Storie di Matti” (Fazi Editore). Nello stesso anno ha partecipato come autrice ad uno degli eventi più innovativi nel campo delle idee di valore per il futuro: TEDxBologna e nel 2019 al TEDxFoggia. Collabora con l’Università di Pavia con una masterclass dedicata ai metodi di applicazione della tecnica d’improvvisazione manageriale. Dal Novembre 2020 è protagonista su laeffe, la tv di Feltrinelli, del nuovo programma “Scappo dalla città”.