
IN_COSCIENZA
“Non c’è arte senza coscienza di sé”
Mostra collettiva di pittura
Via Marchetti, 1
(angolo Piazza San Moderanno)
dal 6 al 30 luglio
Gli artisti in mostra:
ANNA VETTORI
CARLO VITALI
CLAUDIO MARCHETTI
CLAUDIO TEDOLDI
ELISABETTA CALESTANI
FLAVIO CANTONI
FRANCO BIA
NUNZIO GARULLI
PAOLO VASCOVINI
ROBERTO PERONCINI
“Non c’è arte senza coscienza di sé”, scrisse Oscar Wilde: ed eccoci dinnanzi alle opere di dieci amici che, mettendosi in gioco e sperimentando, hanno ritrovato se stessi descrivendo i propri sentimenti attraverso colori e segni.
E’ questo il primo significato del titolo di questa indagine visiva:
In-coscienza intesa come comprensione, profondità, spessore da sondare.
Ad ogni artista una frase, ed è così che Vescovini in questa accezione ci parla di ‘senso di rilassarsi, raccogliersi e lasciare il mondo che ci circonda’, Vitali sceglie “chi entra con coscienza nel mondo interiore e lo descrive lasciandosi trasportare dai sogni”, Marchetti “chi interpreta con amore e con coscienza il mondo che ci circonda e porta sulla tela una realta’ visiva”, Peroncini racconta “chi ha sensibilita’ e la sa incidere coi colori e con i segni secondo la sua coscienza” e Garulli “chi traccia l’infinito con i colori della speranza e con coscienza trasmette il suo sentire”.
In-coscienza però significa anche dissennatezza e questo secondo livello d’interpretazione del tema (ugualmente importante ma d’opposto senso rispetto al primo) è qui altrettanto ben indagato nelle sue differenti sfumature: dal “rifiuto di accettare chi non ama la natura e la distrugge” di Tedoldi a “chi non ha rispetto della vita e di chi sara’ il nostro futuro” di Bia, mentre Calestani “guarda con terrore chi non ha coscienza della vita e vede le donne come proprietà’”, Cantoni racconta “il destino e l’uomo angosciato che non vede intorno nessuna coscienza” e Vettori ci parla di coscienza “come una vita che puo’ essere rivissuta ma che non si è saputa cogliere o trasformare”.
Visioni, stili, intenti differenti, quasi separati tasselli che però formano un unico mosaico. Per tutti l’arte e’ qui quel meraviglioso dono che permette a chi ha quella coscienza, quella di cui parlava anche Wilde, di entrare in contatto con il mondo che ci circonda, esprimerlo e tramandarlo a chi osserva questi artisti e le loro opere con altrettanta sensibilità e consapevolezza.
Giulia Muratori